Lettori fissi

domenica 2 ottobre 2011

Cuore di Mamma


Quando si diventa mamma e si ha un figlio si cerca di fare tutto, di dare il massimo per il suo benessere, sia fisico che psicologico. Si è disponibili, lo si ama e qualsiasi cosa siamo disposte a fare per il suo bene. I sacrifici che facciamo come mamma, sono dettati dal cuore e dall’amore e non sono mai un peso, ma ci riempie il cuore di gioia fare qualcosa per il nostro cucciolo.

Quando i figli sono due o tre noi non ci dividiamo in due o in tre ma raddoppiamo e triplichiamo i nostri sforzi e le nostre cure, perché ogni figlio è un dono meraviglioso e non vorremmo mai deluderne uno.

Quando un figlio nasce le prime preoccupazioni sono per la sua crescita ponderale, poi per i dentini che spuntano, poi perché impara a camminare, quindi cade, poi corre, poi la bici e quindi la scuola materna e così via….la lista è infinita! I primi raffreddori, le prime influenze, le malattie infettive, le vacinazioni…..le liti del piccolo con i compagnetti…..è una preoccupazione continua!

In tutto ciò ciascuna di noi cerca di fare del proprio meglio per essere all’altezza della situazione, senza mai tirarsi indietro. Quante volte ci si sente chiamare con voce più o meno lagnosa…mamma…mammaaa…..e a qualsiasi ora del giorno o della notte siamo pronte a correre, perché un figlio viene sempre prima di noi.

Poi arriva un giorno in cui non bisogna più impicciarsi degli “affari” dei figli, bisogna continuare a guardare e a sorvegliare a distanza, facendo finta di non sapere, di non capire e soffrendo dentro, in silenzio, senza farsi vedere dai figli.

Perché il tuo aiuto, il tuo consiglio non serve più, non è più richiesto. Perché tanto tu non puoi capire….ed è giusto così lo so…però fa male ed è così difficile da accettare.

E’ difficile vedere i figli cadere, faticare nel rialzarsi ma che non vogliono la tua mano tesa pronta ad aiutarli a rialzarsi. Eppure lo so, è giusto così, perché ormai sono grandi e devono fare tutto da soli….quando hanno 20 anni è più facile mettersi da parte ma quando ne hanno solo 16 e si comportano così da sempre, è dura, molto dura.

Io non posso fare a meno di soffrire, di stare male….da sola, in silenzio, di piangere e di chiedermi se e dove ho sbagliato. Di sentirmi sola e messa da parte….ma probabilmente una mamma è anche questo….devo imparare! Ciao ciao a tutte Gisella

14 commenti:

  1. Ciao Gisella!! Ti capisco, so cosa provi..ho passato anch'io quei momenti, sono davvero molto duri. L'errore che facciamo tutte è quello di prendercela troppo fino a starne male..invece loro hanno bisogno di vedere accanto delle mamme serene pur nella loro fermezza..sembrano "grandi" ma sono fragili e spaventati e allora fanno i prepotenti o gli indifferenti..per fortuna che poi passa!! Un abbraccio grande
    Carmen

    RispondiElimina
  2. Ciao Gisella , vedo che sei entrata pure tu a far parte di questa famiglia allargata !! Che capperi, ci fanno stare sempre sulle spine stì pargoli...Non ci prendiamo mai...POi un bel giorno, quando meno te lo aspetti e sei stanca morta, sai di quelle giornate che ti dà fastidio pure il volo di una mosca? Gli salta in mente di ciaccolare, ne ha sempre da dirti, da chiederti, che ti spiazza, perchè tu non sei abituata..Non riesci a dare neppure delle risposte concrete, e poi sei lì che ti chiedi, oddio!!Non è mche si sia fatto della roba? Perchè è talmente inusuale quel ciacchericcio!!!
    E così Gi, i nostri ragazzi crescono...E diventano adulti...L'importante e' che vengano sempre a bussare alla nostra porta, nel bene e nel male!!!E noi siamo sempre presenti...Questo è il nostro compito, quello della mamma!! Ciao bella, stai sù di morale, i tuoi ragazzi lo sanno che sei la mamma più brava e dolce del mondo!! Un bacione
    Monica

    RispondiElimina
  3. Ciao sono liliana e volevo solo dirti di avere forza e coraggio e di non mollare mai neanche quando loro ci rifiutano!!!come te sono alle prese con la mia piccola peste un ragazzino di 16anni..assisto a volte impotente davanti ai sui rifiuti e alle sue ribellioni e mi chiedo sempre se sono stata io un fallimento!!!so' che non è cosi'...devono crescere sbagliando...ma con noi genitori sempre presenti a cogliere ogni piccola sfumatura è dura lo so ma piano piano se non li pressiamo riescono ad aprirsi e vedrai che piano piano ritorneranno quei teneroni di sempre..Tu non sei sola pensa quante siamo nella stessa situazione,ti abbraccio buona serata ciao

    RispondiElimina
  4. Be ci sono anch'io!! Forza Gi, io sono due anni che sto assistendo alle cadute a ripetizione di mio figlio a scuola come ben sai, adesso va meglio ma alterna momenti negativi in cui s'arrabbia con chiunque a momenti di tenerezza e loquacità infinita (tipo oggi, io sto malissimo ma lui ha voglia di parlare e tu che fai? Lasci da parte il tuo malanno e pensi a lui). Ma noi mamme ci siamo sempre e penso che su questo loro fanno affidamento, anche se non te lo diranno mai, sanno che se cadono noi siamo sempre pronte come quando da bambini si sbucciavano le ginocchia e noi li pronte con le coccole che facevano passare ogni male. In questi momenti penso spesso alla mia adolescenza solitaria e disperata e in questi ricordi amari trovo la forza di continuare a stargli vicina, con discrezione.
    Un abbraccio
    Margherita

    RispondiElimina
  5. Ciao Gisella mi dispiace sentirti così affranta, mi sento molto vicina a te, come penso tutte le mamme di ragazzi che hanno o hanno avuto 16 anni.
    E' un periodo critico, lo è stato anche per noi,
    ma allora era diverso.
    Ora i ragazzi così giovani sono bombardati continuamente da cose molto più grandi di loro e loro pensano di essere già grandi abbastanza...ma noi sappiamo che non è così!
    Quindi Gisella cerca di essere forte e di fargli sentire comunque il tuo amore,vedrai che crescendo tutto si sistema.
    Ti abbraccio forte forte Faby

    RispondiElimina
  6. come ti capisco Gisella, 2 figli, già sono maschi per cui mi sa che è più difficile, uno 25 anni l'altro 22. E' proprio vero dobbiamo vegliare da lontano, ma non possiamo non farlo, è nel nostro essere, e tante volte soffriamo perchè non possiamo farci vedere troppo vicine, quando mi viene voglia di interferire, vado con la memoria al passato, se mia madre si fosse comportata così con me a 20 anni, sarei diventata una belva, per cui mi zittisco e soffro in silenzio.

    RispondiElimina
  7. ..è l'età Gisella,sii paziente ma severa quando lo ritieni opportuno,sorveglia senza opprimere,ma fai valere il tuo valore di mamma.Sei una donna equilibrata e riuscirai ad affrontare le tipiche crisi legate all'adolescenza,un bacione.

    RispondiElimina
  8. Eh sì...... ma vedrai che appena rientra a casa e ti dà un bacio, magari dicendo "sei la mamma migliore del mondo" sarà tutto dimenticato. Ti abbraccio e ti mando una email. Clara.

    RispondiElimina
  9. cara gisella.....non sei sola....questo non dimenticarlo!
    E' una fase che tutte le mamme prima o poi attraversano...so che non e' consolante, ma e' così!
    Credo pero' che non verremo MAI messe da parte...vedrai!
    ti abbraccio
    stefy

    RispondiElimina
  10. Cara Gisella sei in grande compagnia!!!
    Anche noi abbiamo dei figli adolescenti e altri che si apprestano ad entrare in questa "stupenda" ma faticosissima età sia per loro che per noi genitori.
    Bisogna avere la forza di lasciarli andare e di controllarli a distanza senza interferire troppo.
    Bisogna anche mostrare tanta tenerezza, ma anche tanta fermezza.
    Non è certo un compito facile quello di essere genitori, ma noi non lo cambieremmo con nulla al mondo.
    Un abbraccio grande grande
    Cri&Anna

    RispondiElimina
  11. Non temere Gisella, non ti metterà mai da parte. Io penso spesso a com'ero a quell'età e ricordo molto bene che, nonostante i conflitti generazionali, le discussioni e tutto il resto,adoravo i miei genitori, anche se in effetti non è che allora glielo dimostrassi molto...Ti abbraccio.
    Mariagrazia

    RispondiElimina
  12. il tuo post mi ha fatto commuovere perchè ho 2 figli piccoli e ho cosi paura di quel che saranno..per cui devo fare attenzione ora che chiedono la mia mano perchè dopo vorranno fare da soli....coraggio sono con te..un abbraccio..Iulia

    RispondiElimina
  13. Io penso che tu non abbia sbagliato proprio nulla: le madri non sbagliano mai, diceva il grande Giovanni Bollea. Un adolescente è un mondo in evoluzione tutto da scoprire: è normale non capirci nulla...
    Stai accanto a tua figlia, con il tuo amore, la tua pazienza; sii pronta a esserle vicina quando sbaglierà, sii il suo sostegno silenzioso ma presente. Lei te ne sarà grata per tutta la vita.

    RispondiElimina
  14. Io sono stata un po' una figlia così, però capisco quello che ha provato la mia mamma solo ora che sono mamma anch'io. Non preoccuparti tutto si sistemerà.
    baci baci

    RispondiElimina