Lettori fissi

lunedì 20 luglio 2020

Crisi, si....sono in crisi.

Ciao, quante cose sono successe? Tante, tantissime...troppe.
Quanto può sopportare un essere umano già piuttosto provato? Tutto...sempre! Perché non è concesso arrendersi o fermarsi mai....ma dentro quanto fa male?
Eppure mi sto accorgendo proprio lavorando in ospedale che è pieno di esseri umani depressi che devono mostrarsi forti sempre a qualunque costo, ma in realtà sono creature fragili.
Omoni con baffi e barba da far tremare barbe illustri dei tempi passati che mentre ti curi di loro inghiottono quella lacrima pronta a solcare il viso e deglutiscono tutta l'amarezza che stanno provando. Il loro pudore, in qualche modo violato da te che sei lì per fare loro un igiene intima, li fa esordire con un grazie sommesso detto con la voce rotta dall'emozione crescente. .....e raccogliendo l' ultimo filo di voce sussurra siete davvero angeli per il lavoro che fate!
Un omone che si illumina quando sente parole pronunciate in piemontese, torna sereno e chiede se lo capisci, perché quelle poche parole lo fanno sentire meno solo. Ma senza rispondere alla sua domanda, ci si guarda negli occhi e con una mia frase in dialetto si entra in contatto.
Occhi celesti come il cielo dove se guardi bene ti vedi riflesso,
Un omone che non so perché mi ricorda gli alpini, fieri, sempre disponibili ad aiutare e ora che è lui ad aver bisogno si sente a disagio.
Con quale coraggio io gli dico.... coraggio!?
Non lo so.....ma in fondo capisco la sua rabbia, il suo sconforto, la sua amarezza perché anche se per altri motivi anch'io li provo, e dopo questo sguardo possiamo tacitamente condividerli, perché ....un perché non c'è,,,,è la vita.

Gisella