Lettori fissi

martedì 5 maggio 2020

Quanto è strano il cervello....il mio poi!!! Sapete nuotare?

Eccomi! Buongiorno a tutti.
Le mie ex colleghe le sento quasi quotidianamente e molte mi chiedono com'è lavorare in ospedale....mah...io sinceramente non so cosa rispondere, perché essendoci entrata in un periodo particolare con emergenza covid19 è tutto stravolto anche per chi di solito ci lavora da molti anni.
Tutti sperano di tornare al più presto alla normalità....quella che per me non esiste più!
Ma questa è un altra riflessione.......
L'altra sera ad un certo punto mi è venuta alla mente un'analogia....lavorare in ospedale è come nuotare in mare aperto!!! Sapete nuotare???
Avete nuotato in piscina vero? Bene, quella è la casa di riposo! In piscina avete uno spazio ristretto e con voi nuotano le persone che fanno parte del vostro corso di nuoto, o che avete invitato, possono esserci imprevisti ma sono rari.
Invece il mare aperto....beh...può essere più o meno profondo e poi le correnti portano pesci grandi o piccoli...potete avvistare uno squalo o un delfino, una medusa urticante e via di seguito....potrei descrivere un sacco di situazioni diverse. Può essere calmo quasi piatto oppure sferzato dal vento e avere onde gigantesche.....ecco questo è l'ospedale!
Sarò matta?.....Beh un po' di follia fa bene e poi se non fossi Folle qui non saremmo nelle Follie creative di Gisella......buona vita a tutte e alla prossima. Bacioni Gisella

domenica 3 maggio 2020

Si riparte, ma qualcuno non si è mai fermato!

Buongiorno, buona domenica.
Da tanto tempo non passo a salutarvi qui sul blog, devo però dire che molte di voi che mi seguono qui sono diventate "amiche" che sento su Facebook o tramite WhatsApp.
Domani si passa alla fase 2 dell'emergenza covid19 e avremo più libertà.
Libertà tanto agognata che però ora spaventa. Domani tutti quelli a cui la casa stava stretta potranno uscire e riappropriarsi  della vita che sicuramente non sarà comunque più quella di prima.
Io non mi sono fermata ma mi sono dovuta adeguare e trasformare. La casa di riposo dove avevo il tanto aspettato e sospirato contratto indeterminato come operatore socio sanitario ha effettuato scelte discutibili e più della metà degli ospiti sono morti. Due terzi dei colleghi sono stati contagiati dal covid19 e ancora aspettano di poter rientrare al lavoro. Ma questo lavoro ci sarà ancora?
Gli eventi che si sono susseguiti a ritmo frenetico e le domande sul futuro sempre più incerto mi hanno portato ad accettare la domanda dell'unità di crisi e ora lavoro in ospedale in un reparto emergenza covid19.
Un contratto a tempo determinato con poche certezze, pochissimi diritti e tantissimi rischi.
Non sono un eroe, sono una poveraccia che spinta dalla disperazione e dalla necessità di sopravvivere ha dovuto fare scelte difficilissime.
Sarei stata a casa così volentieri! Vi assicuro che non mi annoiavo e non ho mai chiesto consigli su come trascorrere il mio tempo....ricamo, uncinetto, cucito, parole crociate, lettura di libri e riviste, telefonate con amiche e colleghe, ricette di cucina da realizzare, pulizie di casa....non mi annoio mai!
Buona ripartenza, buon ritorno alla vita, abbiate rispetto per voi e per gli altri, perché questo Corona virus non ha rispetto per nessuno, non fa distinzioni ed è spietato.
Con affetto Gisella