Lettori fissi

venerdì 13 settembre 2013

Un po' di me

Carissime, buona giornata a tutte. Da tanto tempo non mi faccio viva con voi, anche se ci sono e girovago per i vostri blog. Oggi mi sento come una sopravvissuta dopo il passaggio di un forte tornado.
Tante emozioni mi hanno accompagnata in questi giorni e ora mi sento smarrita e devo ripartire perchè nonostante tutto la vita continua.
Martedì 10 settembre qui in Piemonte è iniziato l'anno scolastico e un ragazzino di Pocapaglia (CN) che si recava al suo primo giorno di scuola in motorino ha avuto un incidente ed è morto.
Io non lo conoscevo direttamente ma mia figlia Giulia si, aveva condiviso con lui momenti di gioia, festeggiato un paio di S.Natale ed aveva preso parte ai festeggiamenti per la S.Cresima ricevuta ad ottobre dell'anno scorso.
Inutile dire che io e Giulia siamo rimaste molto colpite, molto addolorate, sconvolte da un'evento così brutale.
Difficilmente parlo di scelte religiose o politiche perchè sono dell'idea che ognuno è pienamente libero di fare le sue scelte e io le rispetto tutte. Io credo in Dio, ma ultimamente cercare di capire e accettare i suoi disegni è sempre più difficile. Tutti i bambini morti in Siria, disgrazie come quella che vi ho appena detto, sono all'ordine del giorno e io devo convivere quotidianamente con anziani straziati dal dolore che implorano la morte e piangono perchè scontenti della loro situazione si sentono abbandonati e dimenticati da Dio.
Io soffro tanto e non riesco a farne a meno. Io non riesco a girare la testa dall'altra parte e far finta di niente, io sto male. Questo è il motivo principale che mi tiene lontana dal blog, perchè è nato come isola felice dove venire per ridere, scherzare e farvi vedere ciò che con la mia follia creativa creo. Invece ultimamente creo pochissimo e il mio umore non è mai quello adatto per un post festoso e allegro. Spero che possiate comprendermi, un grosso bacione Gisella

3 commenti:

  1. Ciao Gisella, le tue parole mi hanno molto colpita, intanto leggere di quel ragazzino è stato doloroso e quando capitano queste disgrazie è davvero difficile credere in Dio. Anch'io credo in Lui ma perché accadano cose così brutte ad anime innocenti?
    Impossibile darsi una risposta consolatoria soprattutto per una madre che perde un figlio!

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  2. Cara Gise, io sono profondamente atea. Mi spiace saperti così affranta :-(
    Un forte abbraccio, Lò

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